



Prof. Dott. Giuseppe D'Arrigo
Chirurgo CardioVascolare
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Patologia carotidea
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Le carotidi riforniscono di sangue ossigenato il cervello. Ci sono due carotidi al collo, ciascuna delle quali si divide nella carotide interna e nella carotide esterna. L’interruzione di sangue in una delle due carotidi interne, secondaria all’aterosclerosi, è legata alla crescita della placca ateromasica. La placca è costituita da depositi di colesterolo, calcio, e componenti cellulari. Le placche possono crescere di dimensioni e restringere il passaggio del sangue fino a bloccarlo completamente. Piccoli frammenti di placca possono anche staccarsi e determinare una embolizzazione a livello cerebrale con occlusione di rami di arterie cerebrali o possono embolizzare andando ad otturare le arterie della retina.
Il sito più frequente di aterosclerosi a livello dei vasi a destinazione encefalica è la biforcazione carotidea, cioè la zona di biforcazione dove la carotide comune si divide nella carotide interna ed esterna.
Cos'è un ischemia cerebrale?
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Un’ischemia cerebrale avviene quando una riduzione di flusso cerebrale danneggia le cellule nervose. Un infarto cerebrale, cioè un ictus si ha quando, a causa di un’occlusione di un vaso cerebrale, dei neuroni muoiono.
Un attacco ischemico transitorio (TIA) avviene quando la perdita di funzione dei neuroni è solo temporanea.
Quando invece il danno è permanente, si parla di ictus. Una parziale o totale cecità ad un occhio può accadere se la placca si rompe e un frammento occlude un’arteria della retina. La cecità quando è temporanea si chiama amaurosi fugace o permanente.
Il 50% degli ictus può essere attribuito ad una patologia carotidea.
Gli ictus lasciano spesso le persone inabili di parlare, di usare un braccio, di camminare correttamente.
Spesso queste funzioni si recuperano più o meno totalmente con la riabilitazione.
Spesso una stenosi carotidea non dà alcun sintomo. La diagnosi nei pazienti a rischio aterosclerotico si basa sulla ascultazione del collo mediante un fonendoscopio da parte di un medico. L’ascoltazione di un soffio carotideo è suggestivo per la presenza di una placca carotidea.
Un’ischemia transitoria (TIA), o un’amaurosi fugace possono essere dei sintomi di un ictus in arrivo.
Un paziente con un TIA può avere I seguenti sintomi che possono durare da pochi minuti fino a 24 ore:
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Improvvisa paralisi o “addormentamento”di un braccio e/o di una gamba e/o della faccia dallo stesso lato del corpo.
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Alterazioni della parola, incapacità a parlare o difficoltà a comprendere.
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Perdita della visione da un occhio.
A causa della gravità di tali sintomi per il sospetto di un ictus o comunque di un’ischemia cerebrale in fase iniziale, il paziente deve recarsi immediatamente in Pronto Soccorso o chiamare il 118.
Va immediatamente ospedalizzato. Ciò può aumentare le possibilità di un pieno recupero.
Sintomi
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Diagnosi
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Un soffio carotideo auscultato mediante un fonendoscopio è già suggestivo per una stenosi carotidea.
Un Eco Color Doppler dei vasi del collo (TSA) è il migliore strumento di screening non invasivo, ripetibile, che utilizza ultrasuoni, quindi non pericoloso per radiazioni.
Se tale esame risultasse positivo per una stenosi carotidea significativa, cioè maggiore del 70%, o in alcuni casi anche per stenosi minori ma in pazienti già sintomatici per TIA:
un accertamento di II livello andrà effettuato: come l’esame angio TAC dei vasi del collo e cerebrale.
In alcuni casi si può effettuare anche una Risonanaza Magnetica Nucleare (RMN).

L'Eco color doppler Vascolare
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Esame poco costoso
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Ripetibile
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Sensitività 91- 94%
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Specificità 85- 99%
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Dipendente dall’esperienza dell’operatore